Ponte sullo Stretto di Messina | Riunione d’urgenza a Palazzo Chigi

Riunione d’urgenza del governo sul Ponte sullo Stretto di Messina dopo il parere negativo della Corte dei Conti. Si cerca una soluzione per sbloccare l’opera e garantire la continuità del progetto

30 ottobre 2025 11:46
Ponte sullo Stretto di Messina | Riunione d’urgenza a Palazzo Chigi - Credit foto Ponte sullo Stretto di Messina
Credit foto Ponte sullo Stretto di Messina
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Come comunicato nel post ufficiale di “Ponte sullo Stretto di Messina, il governo ha convocato una riunione d’urgenza a Palazzo Chigi per affrontare la situazione creatasi dopo la decisione della Corte dei Conti. La sezione centrale di controllo dell’organo contabile ha infatti negato il visto di legittimità alla delibera del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) relativa all’opera. La riunione mira a individuare una soluzione che consenta di avviare i lavori, ora bloccati temporaneamente dal parere negativo.

Il quadro normativo e le prossime mosse del governo

In base alle norme vigenti, quando la Corte dei Conti rifiuta di registrare un atto, il governo può chiedere una deliberazione specifica del Consiglio dei ministri. Quest’ultimo ha la facoltà di valutare se l’atto risponda a un interesse pubblico superiore e, se lo ritiene opportuno, ordinarne comunque l’esecuzione. In questo caso la Corte appone un “visto con riserva”, che rende l’atto efficace. Secondo fonti governative, l’esecutivo starebbe valutando proprio questa opzione, sottolineando che si tratta di un passaggio tecnico e non politico. L’obiettivo è evitare ritardi che possano scoraggiare gli investitori e compromettere la credibilità del progetto.

Le vere conseguenze: Sicilia a rischio isolamento ferroviario

La Corte dei Conti ha chiarito che la decisione riguarda solo i profili giuridici del piano economico-finanziario e non la bontà del progetto. Tuttavia, le motivazioni ufficiali saranno pubblicate solo entro trenta giorni. Nel frattempo, il nodo infrastrutturale diventa sempre più urgente: è stata inaugurata la nuova ferrovia Messina–Catania–Palermo, una mega opera da 13 miliardi di euro. Senza il Ponte, però, i treni siciliani non potranno collegarsi alla rete nazionale, tagliando fuori oltre cinque milioni di cittadini dai servizi ferroviari della penisola. È qui che si gioca la partita vera del governo: decidere se assumersi la responsabilità di superare i rilievi della Corte per non lasciare la Sicilia isolata e garantire la continuità del progetto.

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