A Palermo c'è un monumento dimenticato che ricorda antiche battaglie: ecco dove
La Colonnella di Romagnolo, antico monumento costiero di Palermo, racconta secoli di difesa, mare e memoria perduta.
Una sentinella sul mare di un’altra Palermo
Nel quartiere Romagnolo di Palermo, tra le tracce di un paesaggio ormai trasformato, si erge la Colonnella di Romagnolo, un antico monumento che un tempo segnava il confine tra la città e il mare. Oggi circondata da costruzioni moderne, la colonna rappresenta una testimonianza storica e simbolica di quando la costa palermitana era ancora viva di torri, approdi e guardiani del litorale.
Si pensa che la colonna sia stata eretta in epoca tardo-medievale come punto di riferimento per le navi che giungevano nel golfo. In seguito, la sua posizione assunse un valore difensivo, poiché indicava la zona di controllo costiero e di avvistamento contro gli sbarchi pirateschi, frequenti tra XVI e XVII secolo.
Il suo nome, “Colonnella”, deriva proprio dall’aspetto modesto rispetto alle colonne monumentali che segnavano gli ingressi delle città. Oggi sopravvive come un simbolo dimenticato del rapporto tra Palermo e il suo mare, un legame che il tempo e l’urbanizzazione hanno lentamente cancellato.
Tra storia e trasformazioni urbane
Nel corso dei secoli, la Colonnella di Romagnolo ha cambiato volto insieme al suo quartiere. Un tempo affacciata su acque limpide e spiagge frequentate, oggi si trova a pochi passi da una delle zone più urbanizzate della città. Eppure, la sua presenza continua a evocare un passato in cui Palermo viveva in simbiosi con il mare, e i suoi monumenti – anche i più semplici – servivano da fari per i naviganti e da baluardi per la difesa della costa.
La colonna, pur priva di ornamenti o iscrizioni, è diventata col tempo un punto di riferimento per i palermitani che riconoscono in essa un frammento del paesaggio storico della città. È la testimonianza materiale di come anche i manufatti minori possano custodire memorie collettive profonde.