Dove Palermo incontra il futuro: l’arte che ha trasformato un antico palazzo in un tempio della modernità

Il Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia, a Palermo, unisce storia e innovazione dentro le sale barocche di Palazzo Riso.

22 novembre 2025 18:00
Dove Palermo incontra il futuro: l’arte che ha trasformato un antico palazzo in un tempio della modernità - Foto: Rino Porrovecchio/Wikipedia
Foto: Rino Porrovecchio/Wikipedia
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Un dialogo tra passato e presente

Nel cuore antico di Palermo, tra le vie che separano la Cattedrale da Piazza Bologni, sorge un edificio che racconta una delle trasformazioni più affascinanti della città: il Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia. Conosciuto anche come Palazzo Riso, è oggi uno dei centri culturali più importanti dell’isola, simbolo dell’incontro tra la grandiosità architettonica del Settecento e la forza espressiva dell’arte contemporanea.

Il palazzo, costruito a partire dal 1784 su progetto dell’architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia, è un magnifico esempio di stile tardo-barocco con influssi neoclassici. Un tempo residenza della nobile famiglia Vallona del Riso, subì danni gravissimi durante i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, che ne lasciarono visibili le ferite — oggi parte integrante del suo fascino e della sua identità.

Nel 2008 l’edificio è stato riaperto come Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea, ospitando opere di artisti siciliani e internazionali, e diventando un punto di riferimento per l’arte del Novecento e del nuovo millennio.

Le opere e l’anima di un museo vivo

Le sale di Palazzo Riso accolgono un percorso che attraversa linguaggi diversi: pittura, fotografia, installazioni, videoarte e scultura. Tra gli artisti presenti figurano Renato Guttuso, Carla Accardi, Piero Guccione, Giuseppe Penone, Igor Mitoraj e Richard Long. Ogni stanza è una riflessione sulla contemporaneità, collocata dentro pareti che respirano storia.

Ciò che rende unico questo museo è la coesistenza tra antico e moderno: le sale barocche dialogano con opere visionarie e sperimentali, creando un contrasto che rappresenta alla perfezione lo spirito di Palermo — una città sospesa tra la memoria e il futuro. Non si tratta di un semplice spazio espositivo, ma di un luogo di continua rinascita, dove la creatività contemporanea si intreccia con la stratificazione storica della città.

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