A Palermo c'è un santuario tra cielo e mare dove si cela una tomba storica

Sulla cima del Monte Grifone, la Chiesa di Santa Maria di Gesù custodisce il corpo di San Benedetto il Moro e una vista senza eguali su Palermo.

15 dicembre 2025 12:00
A Palermo c'è un santuario tra cielo e mare dove si cela una tomba storica - Foto: Bocachete/Wikipedia
Foto: Bocachete/Wikipedia
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Un luogo di fede e silenzio sospeso tra le nuvole

A pochi chilometri dal cuore di Palermo, arroccata sulle pendici del Monte Grifone, si trova la Chiesa di Santa Maria di Gesù, uno dei luoghi più amati e spiritualmente intensi della città. È qui che, da secoli, pellegrini e fedeli salgono per cercare pace, raccoglimento e una vista che sembra abbracciare l’intera Conca d’Oro.

Le origini di questo santuario risalgono ai primi decenni del Quattrocento, quando fra Matteo da Gimara, appartenente all’Ordine dei Frati Minori Osservanti, decise di costruire un piccolo convento dedicato alla Vergine. In quel tempo la zona era completamente isolata, immersa tra boschi e sentieri, ma la posizione offriva una sensazione di vicinanza al cielo che ancora oggi colpisce chi arriva fin lassù.

Nel corso dei secoli la chiesa è stata più volte ampliata e restaurata, ma ha conservato la semplicità francescana delle sue origini: un’architettura sobria, fatta di linee essenziali e di un raccoglimento che invita al silenzio e alla riflessione.

Il cuore del santuario: la tomba di San Benedetto il Moro

La Chiesa di Santa Maria di Gesù è conosciuta soprattutto perché custodisce il corpo di San Benedetto il Moro, il frate palermitano figlio di schiavi africani che nel Cinquecento divenne simbolo di umiltà e santità. Benedetto trascorse qui gli ultimi anni della sua vita, in una cella ancora visitabile, dove si ritirava in preghiera e contemplazione.

Alla sua morte, nel 1589, la fama di santità si diffuse rapidamente: il corpo, rimasto intatto, divenne meta di pellegrinaggi da tutta la Sicilia. Nel 1604 fu dichiarato patrono di Palermo, e da allora la città ha continuato a venerarlo come una delle figure più care alla devozione popolare.

Il santuario, con la sua atmosfera sospesa tra sacro e naturale, rappresenta ancora oggi un punto di riferimento per chi cerca un legame autentico con la spiritualità francescana.

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