Il luogo a Trapani dove il tempo si è fermato e i segreti di secoli dormono ancora tra gli scaffali

A Trapani, la Biblioteca Fardelliana custodisce migliaia di volumi rari e un libro misterioso che pochi osano sfogliare.

15 dicembre 2025 15:00
Il luogo a Trapani dove il tempo si è fermato e i segreti di secoli dormono ancora tra gli scaffali - Foto: Annibaliano/Wikipedia
Foto: Annibaliano/Wikipedia
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Nel cuore di Trapani, lontano dal clamore dei porti e dal profumo del sale, esiste un luogo dove la polvere non è abbandono, ma memoria viva. È la Biblioteca Fardelliana, uno scrigno di carta e legno che racchiude oltre tre secoli di storia, conoscenza e misteri dimenticati.
Fondata nel Settecento, questa biblioteca non è solo un tempio del sapere, ma anche un testimone silenzioso delle vicende che hanno attraversato la Sicilia e l’Europa, con collezioni rarissime e manoscritti che raccontano più di quanto qualsiasi cronaca ufficiale abbia mai osato scrivere.

Il dono di un visionario

La Biblioteca Fardelliana deve la sua origine a Giovan Battista Fardella, nobile trapanese vissuto nel XVIII secolo, il quale donò la propria straordinaria raccolta di libri alla città. Il gesto non fu solo un atto di generosità, ma un progetto culturale lungimirante: creare un luogo dove la conoscenza fosse patrimonio di tutti.
L’edificio che la ospita, un ex convento dei Gesuiti, venne adattato nel corso dell’Ottocento e oggi conserva oltre 130.000 volumi, tra cui incunaboli, cinquecentine, mappe e documenti che coprono un arco temporale vastissimo. Tra gli scaffali si trovano anche manoscritti arabi, greci e latini, a testimonianza del passato cosmopolita della Sicilia occidentale. Ogni sala, ogni scaffale, sembra impregnato di quella cultura universale che ha sempre reso Trapani un punto di incontro tra mondi diversi.

Un tempio del sapere che resiste al tempo

Oggi la Biblioteca Fardelliana continua a essere un faro per studiosi, ricercatori e appassionati di storia. Il suo patrimonio comprende testi rari di filosofia, teologia, astronomia, scienze naturali e letteratura, molti dei quali unici in Italia.
Tra i tesori più preziosi si annoverano un Atlante di Ortelio del 1570, una delle prime rappresentazioni moderne del mondo, e una collezione di documenti che raccontano la vita politica e sociale di Trapani nei secoli. Passeggiare tra i suoi scaffali di legno scuro e respirare l’odore della carta antica è come attraversare un portale nel tempo, dove ogni volume è una voce che attende di essere riascoltata.

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