Si erge tra le strade del centro storico di Palermo: è colossale ma pochi ci sono entrati

La Chiesa di Sant’Agostino, nel centro di Palermo, unisce arte gotica, storia e fede popolare in uno dei luoghi più autentici della città.

20 dicembre 2025 18:00
Si erge tra le strade del centro storico di Palermo: è colossale ma pochi ci sono entrati - Foto: Bjs/Wikipedia
Foto: Bjs/Wikipedia
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Tra le strade del centro storico

Nel dedalo di vicoli che circondano il Mercato del Capo, là dove Palermo rivela la sua anima più autentica, si erge la Chiesa di Sant’Agostino, conosciuta anche come Chiesa di San Sebastiano. È una delle testimonianze più antiche dell’architettura gotica in città, costruita alla fine del XIII secolo dai frati agostiniani che qui trovarono la loro sede dopo la conquista angioina.

La chiesa sorge su un antico oratorio dedicato a San Sebastiano, e la sua costruzione si inserisce nel periodo in cui Palermo viveva una fase di grande fervore religioso e artistico. All’esterno si distingue per la facciata sobria, incorniciata da archi e portali che conservano il linguaggio gotico chiaramente visibile nelle decorazioni. All’interno, invece, si apre uno spazio arioso, caratterizzato da volte a crociera e decorazioni barocche aggiunte nei secoli successivi, segno di come la città si sia trasformata senza mai dimenticare le sue radici.

Tra arte, storia e devozione

Nel corso del tempo, la Chiesa di Sant’Agostino è diventata un punto di riferimento per la vita religiosa e popolare del quartiere. Le sue cappelle custodiscono opere di pregio, tra cui dipinti, sculture lignee e affreschi che raccontano episodi della vita di Cristo e dei santi. Alcuni interventi risalgono al periodo barocco, quando Palermo conobbe una nuova stagione di splendore artistico e spirituale.

La chiesa ha resistito a terremoti, bombardamenti e restauri, ma è riuscita a mantenere intatta la sua identità: quella di un luogo di raccoglimento e di fede vissuta ogni giorno. Passeggiando al suo interno, si percepisce ancora l’atmosfera di un tempo, quando la devozione si esprimeva anche attraverso la bellezza dell’arte.

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