Una tomba romana a Catania che pochi conoscono e che nasconde una storia incredibile

Nel cuore di Catania, sotto una piazza affollata, sopravvive una tomba romana misteriosa che racconta una storia vera e dimenticata.

15 dicembre 2025 12:00
Una tomba romana a Catania che pochi conoscono e che nasconde una storia incredibile - Foto: Corradorubino/Wikipedia
Foto: Corradorubino/Wikipedia
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Un angolo di passato che resiste sotto l’asfalto

A Catania, tra il traffico e i palazzi del centro, c’è un luogo che pochi conoscono davvero.
Sotto la moderna Piazza Carlo Alberto, dove ogni giorno si svolge la storica “Fera ’o Luni”, si nasconde una tomba romana rimasta in silenzio per quasi duemila anni.

Non è un reperto qualsiasi: è la Tomba romana del Carmine, un monumento funerario che racconta un pezzo autentico della città antica, quando Catania era ancora una colonia dell’Impero e la vita scorreva tra terme, fori e necropoli.
Scoperta nel corso dell’Ottocento, la tomba fu inglobata nel tessuto urbano moderno, ma continua a testimoniare la stratificazione tipica della città etnea, costruita su se stessa, strato dopo strato, dopo ogni terremoto o eruzione.

A pochi passi dal caos del mercato, dove l’odore di frutta e pesce riempie l’aria, quella struttura di mura romane in laterizio appare come un frammento sospeso nel tempo. È facile passarci accanto senza notarla, eppure da lì passa una parte concreta della storia di Catania romana, quella che ancora oggi dorme sotto metri di pavimentazione moderna.

Un monumento dimenticato nel cuore della città

La Tomba romana del Carmine si trova in un punto che un tempo faceva parte di una necropoli suburbana, estesa fuori dalle mura cittadine.
Il sepolcro, costruito in opus latericium, ha una forma che ricorda i piccoli mausolei familiari romani: ambienti voltati, nicchie interne e tracce di intonaco antico.
È probabile che appartenesse a una famiglia di un certo rango, forse commercianti o proprietari terrieri, gente che viveva i fasti di una Catania fiorente, ricca di traffici e cultura.

Nel corso dei secoli, la zona cambiò volto: sorsero chiese, case e infine la grande Piazza Carlo Alberto, con il Santuario della Madonna del Carmine poco più in alto.
La tomba rimase lì, inglobata nella modernità, dimenticata, ma mai del tutto scomparsa. Ancora oggi è visibile, come un piccolo varco nel tempo che resiste all’indifferenza e al rumore del mercato che la circonda.

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